ECCO CHI SIAMO

Valdafrica nasce nel 2012, ma nasce già grande, con 6 anni di lavoro alle spalle!

Tutto comincia con i viaggi di alcuni di noi in Burkina Faso, nel 2006: al ritorno, non potevamo fare altro che continuare ad impegnarci per aiutare le persone incontrate sul cammino ad avere una vita migliore.

Il nostro metodo di lavoro è la realizzazione di piccoli progetti da concludere in tempi relativamente brevi, il nostro obbiettivo è rendere le comunità con la quale collaboriamo autonome dalla necessità di aiuti esterni.

Collaboriamo con tre strutture: l' orfanotrofio di Gouiloungou, quello di Dedougou e la casa di accoglienza per minori in difficoltà a Nounà.

Finanziamo i nostri progetti con cene di solidarietà, tesseramento, mercatini, donazioni, spettacoli.

Interveniamo inoltre con il sostegno a distanza: 150€ all'anno per permettere ad un bambino di vivere e studiare.

Vi aspettiamo tutti:-)




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lunedì 16 luglio 2012

IL POZZO A GUILOUNGOU

Il clima in Burkina Faso è arido, sudano-saheliano, caratterizzato da una lunga stagione secca e da una corta stagione delle piogge; la pluviometria è però molto irregolare mentre il suo suolo è per la maggior parte rappresentato dalla savana, povera e poco fertile.
 L’economia del paese è essenzialmente un’economia di sussistenza, l’industria è poco sviluppata, strutturalmente poco coerente e concentrata solo in alcuni punti geografici, mentre le risorse del sottosuolo sono scarse e comunque poco sfruttate a causa delle difficoltà d’accesso. L’economia è dunque esclusivamente basata sulla pastorizia e soprattutto sull’agricoltura praticata dall’80% della popolazione attiva burkinabè con tecniche rudimentali durante i 5 mesi della stagione delle piogge (da giugno ad ottobre).





La produzione agricola essenzialmente da autoconsumo familiare è basata sui cereali (sorgo, miglio, mais, riso, fonio e fagioli) con un unico raccolto annuale ed il suo rendimento è fortemente influenzato dalla variazione nel tempo e nello spazio delle piogge, variazione che, a volte, può provocare forti crisi alimentari con conseguenze catastrofiche sulle famiglie arrecando una povertà endemica delle zone rurali.






La realizzazione di un pozzo, per noi abituati ad aprire il rubinetto e far scorrere l'acqua, può sembrare una cosa banale, ma qui fa parte del progetto per l'autosostentamento, qui significa poter provare a coltivare un piccolo pezzetto di terra e allevare qualche animale. Per sfamare qualche bocca in più.













 I nostri piccoli progetti sostengono la popolazione burkinabè che pur vivendo in condizioni assai disagiate è comunque estremamente attiva, vivace e piena di voglia di fare e di lavorare; ma molto deve essere ancora fatto, un aiuto sia pur piccolo per questo popolo è veramente un enorme dono.


 


 


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